martedì 1 settembre 2009

Il rilancio dell'economia romena dipende dalla zona euro

L'economia della Romania mostrerà i primi segni di ripresa negli ultimi tre mesi del 2009, dopo che toccheranno il punto più basso nel terzo trimestre, tuttavia l'ottimismo deve essere moderato, siccome il riaggiustamento degli indici dipende dalla zona Euro, dove ancora non è chiaro se le misure governative potranno avere un effetto sostenibile nel settore privato.

Gli analisti economici che abbiamo contattato affermano che in Prodotto Interno Lordo (PIB) stagnerà o registrerà una modesta crescita in termini reali nell'ultimo trimestre dell'anno, nei dati aggiustati stagionalmente, in rapporto al trimestre precedente.

"Mi aspetto una stagnazione od una crescita marginale dell'economia nel quarto trimestre contro quello precedente. Sarebbe solo un segno. Non dobbiamo essere esuberanti, visto che ci sono concrete possibilità di assistere ad ulteriori crescite negative. La crescita, principalmente, sarà l'effetto delle spese pubbliche sostenute in Europa. Quando l'effetto di queste spese svanirà, rimane da verificare come il settore privato dell'intera zona possa reagire positivamente con effetti sostenibili", ha affermato Laurian Lungu, direttore di Macroanalitica.

Secondo gli analisti, i primi segni di ripresa li ha già mostrati l'industria, che ha registrato una crescita del 4,5% nel secondo trimestre 2009 (in serie corretta), rispetto al primo trimestre.

"L'industria sarà il primo settore ad uscire dalla crisi ed è strettamente legata alla zona Euro. La crescita registrata nel secondo trimestre, del 4,5%, è molto rappresentativa. Nello stesso contesto, è possibile che il tasso di crescita sia positivo anche nel quarto trimestre, a condizione che anche la zona Euro mantenga lo stesso trend", ha dichiarato Lucian Anghel, economista capo della Banca Commerciale Romena (BCR).

Anghel si aspetta, nel terzo trimestre, una recessione dell'economia generale simile a quella del secondo trimestre.

L'economia romena è scesa, nel secondo trimestre 2009, dell'8,7% rispetto allo stesso periodo del 2008 e dell'1,1% rispetto ai primi tre mesi dell'anno. Il declino più evidente è stato quello registrato nel settore delle costruzioni (-14,2%), secondo i dati rivisti presentati martedì 1 settembre dall'Istituto Nazionale di Statistica (INS).

"Il picco più basso della recessione sarà probabilmente nel terzo trimestre 2009, ma dal terzo comincerà la ripresa. Assistiamo ad un miglioramento dell'economia estera, ad un rilassamento dei credito e stimoli fiscali che, nel breve periodo, avranno un impatto positivo sui tassi di crescita trimestrali aggiustati stagionalmente" ha confermato Nicolaie Chidesciuc, senior economist di Ing Bank Romania.

Chidesciuc pensa che nel terzo trimestre l'economia scadrà del 9-10% rispetto allo stesso periodo 2008 e che rallenterà la contrazione, in termini corretti, rispetto al trimestre anteriore, fino al -1 - 0%.

Stessa prognosi di contrazione economica nel terzo trimestre, rispetto a quello precedente, da parte dell'economista capo di Raiffeisen Bank Romania, Ionut Dumitru, che è dell'opinione che l'economia tornerà al segno positivo nel quarto trimestre, in serie aggiustata.

"Il secondo ed il terzo trimestre rappresenteranno il limite inferiore di questo ciclo economico, mentre dal quarto trimestre l'attività economica comincerà a crescere. Se i tassi trimestrali mostreranno una crescita rispetto al trimestre anteriore, allora potremo dire che l'economia è in ripresa. Praticamente, si chiude la "V" a cominciare dall'ultimo trimestre" sostiene Dumiru.

Sempre Dumiru stima che il PIB (prodotto Interno Lordo) scadrà, in termini annuali, del 9% nel terzo trimestre, anticipando un effetto di base negativo nel settore agricolo.

Nel 2008, la Romania ha registrato la più elevata crescita economica di tutta l'Unione Europea (+7,1%), mentre i dati iniziali del secondo trimestre 2009 (-8.8%)indicavano il quarto più grave declino dell'U.E. (media europea: -4,8%).

Il Fondo Monetario Internazionale pronostica una recessione dell'economia romena a fine anno dell'8 - 8,5%, il doppio rispetto alla valutazione fatta dallo stesso FMI in sede di negoziazione dell'accordo di stand-by, nel marzo di quest'anno. In queste condizioni, l'istituzione internazionale ha accettato una maggiorazione del deficit di bilancio dal 4,6% al 7,3, quest'anno.

Nessun commento:

Posta un commento