martedì 1 settembre 2009

I prezzi degli immobili continueranno a scendere?

I prezzi delle abitazioni in Romania, espressi in Lei, si sono ridotti del 10-40% nel corso del primo trimestre 2009, rispetto alla fine dell'anno scorso, con un deprezzamento di quelli vecchi, in media, del 23% contro un 17% di quelli nuovi, secondo le stime della società di estimo Darian Rom-Suisse.

"La riduzione dei costi di costruzione e della orza lavoro ha permesso agli sviluppatori di cercare di adattare l'offerta alle richieste della maggioranza dei potenziali acquirenti. Le riduzioni dei prezzi in termini reali (valore in Lei) delle proprietà residenziali nel primo semestre dell'anno sono comprese nell'intervallo 10 - 40%, a seconda della posizione, delle finiture, etc... Allo stesso modo, nelle città importanti del Paese, i prezzi degli appartamenti vecchi sono scesi, mediamente, del 23%, mentre quelli nuovi del 17%", rivela uno studio della società.

Gli autori del suddetto studio sottolineano il fatto che in quasi tutte le città della Romania i prezzi degli appartamenti vecchi sono scesi di più che quelli delle abitazioni nuove, ad eccezzione di Baia Mare, dove la situazione è rovesciata (-35% per gli appartamenti nuovi contro -25% per quelli vecchi).
Bucarest non fa eccezzione: le abitazioni vecchie sono più economiche del 33% mentre le nuove hanno registrato un deprezzamento medio del 25%.

La Romania rimane, comunque, un Paese con statistiche paradossali. Anche se ormai l'80% dei romeni sono proprietari di appartamenti, la richiesta di abitazioni si mantiene alta. Troviamo la spiegazione nell'accelerazione della migrazione tra l'ambiente rurale e quello urbano: coloro i quali già hanno una casa in campagna desiderano trasferirsi in città, dove le abitazioni sono più costose oltre che in altri fattori, quali quello culturale del possesso dell'abitazione (durante il comunismo si poteva ottenere la residenza a Bucarest solo possedendo un'abitazione in città) e la scarsa educazione della popolazione in materia di investimenti immobiliari.

Per quanto riguarda l'immediato futuro, i rappresentanti della compagnia Darian non ritengono sostenibile il mantenimento di un periodo di equilibrio mediante l'adozione di misure anti crisi da parte del Governo.
"Il programma Prima Casa ha già provocato una polarizzazione dei prezzi attorno ai 50 - 70.000 euro, attorno al valore massimo della garanzia offerta dallo stato (60.000 euro). Così, appartamenti che prima erano proposti a 54 - 58.000 euro hanno subito un immediato aggiustamento al rialzo all'apparire della legge, mentre l'effetto opposto, cioè la discesa dei prezzi più cari verso questo limite, si è verificata solo nel caso di sviluppatori finanziariamente pressati dalle banche.

I valori delle proprietà seguiranno il trend economico generale, per cui la continua contrazione dell'economia potrebbe insistere a spingere i prezzi al ribasso, anche se la forte domanda potrebbe innescare bruschi rialzi.
Anche nel settore dei terreni, nel 2009 i prezzi "si sono sciolti sotto i nostri occhi", bloccando i soldi di molti investitori.

I prezzi medi dei terreni in provincia sono scesi del 26%, con un massimo del 40% a Iasi.

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